Stefano Boeri Architetti realizza il padiglione “Lanterna di carta” alla Biennale d’Arte di Venezia
Hanji House è stata progettata nel giardino di Palazzo Contarini Polignac, un palazzo affacciato sul Canal Grande di Venezia
Lo studio Stefano Boeri Architetti ha creato un padiglione chiamato Hanji House alla Biennale d’arte di Venezia di quest’anno con una forma angolare rivestita di carta basata sulle sculture dell’artista coreano Chun Kwang Young. Hanji House è stata progettata nel giardino di Palazzo Contarini Polignac, un palazzo affacciato sul Canal Grande di Venezia. È concepito come una versione ingrandita delle sculture cristalline di Young, che l’artista chiama “architettura dell’albero di carta”, attualmente esposte nel palazzo. Le sculture sono create utilizzando migliaia di pacchetti triangolari di hanji piegati, una forma tradizionale coreana di carta realizzata a mano da alberi di gelso da cui il padiglione prende il nome.
Costruita in legno lamellare impiallacciato (LVL), la Hanji House, che ha la forma di una corona, è definita da quattro piramidi alte e sottili a ogni angolo. Una piramide è due metri più alta delle altre per rompere la simmetria della forma e creare un “faro”. L’intero padiglione è rivestito di carta hanji per creare un aspetto bianco che diventa un faro quasi traslucido di notte.
“La forma e l’identità del padiglione derivano dall’antica, giocosa ma meditativa pratica orientale di piegare la carta in un numero infinito di modi”, ha affermato Stefano Boeri Architetti. “La forma ricorda le antiche pratiche di origami e tangram, così come le tradizionali case coreane basate su una semplice modularità geometrica”, ha continuato. Oltre alla sua connessione visiva con le sculture di Young, il padiglione è stato progettato come un riferimento astratto all’architettura circostante di Venezia. “L’intero padiglione evoca forme locali, dalla cattedrale gotica al peculiare stile rinascimentale dei palazzi, che si succedono dal Canal Grande alla parte interna dell’isola”, ha affermato lo studio.
All’interno del padiglione c’è una panca di legno dove i visitatori possono sedersi e osservare un’installazione video interattiva di Calvin J Lee, che mostra i rendering virtuali delle sculture hanji di Young proiettate sulle pareti. L’attuale posizione e utilizzo di Hanji House è inteso come “l’inizio di un viaggio più lungo” per il padiglione, con la struttura progettata per essere smontata, ricollocata o riempita con usi diversi.
“Proprio come una lanterna di carta leggera, Hanji House può essere piegata, spostata e adattata a diversi contesti con la stessa facilità di un foglio di carta, con innumerevoli possibilità di trasformazione ancora da esplorare”, ha affermato lo studio. Alla recente Milano Design Week, Stefano Boeri Architetti ha progettato un padiglione forestale galleggiante per il brand di calzature Timberland per promuovere l’idea di riqualificare le aree urbane. Altrove, lo studio ha recentemente completato la prima delle sue torri forestali verticali in Cina, avendo già realizzato esempi di grattacieli alberati a Milano ed Eindhoven.
Sibilla Panfili