A Venezia vanno in mostra i libri antichi
La prima edizione di “Librai Antiquari a Venezia”
I libri sono da sempre uno strumento prezioso, non solo come fonte di memoria e conoscenza, ma anche come status symbol e in tempi antichi possedere un libro miniato significava innanzitutto ricchezza. Un patrimonio culturale da preservare e che verrà esposto nella prima edizione della prima edizione della mostra-mercato “Librai Antiquari a Venezia”, che si terrà dal 10 al 12 febbraio presso il Centro Culturale Palazzo Pisani Revedin del capoluogo veneto. Trenta librerie antiquarie di diversi paesi esporranno una vasta selezione di libri antichi, manoscritti, incunaboli e prime edizioni ormai introvabili provenienti da collezioni private. La mostra è un’iniziativa promossa da ALAI, ILAB e Antica Stamperia Armena con il patrocinio del Comune di Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, Ateneo Veneto, Nova Charta Editori, Associazione Culturale Ro.sa.m., Studium e Brunello Cucinelli.
E per celebrare il ventennale del periodico Alumina Pagine Miniate, la casa editrice veneziana Nova Charta parteciperà alla mostra mettendo in esposizione alcuni codici miniati restaurati grazie al progetto Salviamo un Codice. Tra i volumi presenti in mostra anche un commentario sul restauro di una legatura bizantina della Biblioteca Nazionale Marciana, e il quaderno di restauro del codice miniato del XIII secolo Liber Secretorum Fidelium Crucis della Biblioteca Riccardiana di Firenze, nonché il facsimile del taccuino di viaggio di Vincenzo Scamozzi con il suo commentario.
I manoscritti in mostra Tra i manoscritti preziosi presenti in esposizione spiccano il LAT III, 111 è una legatura bizantina preziosa che proteggeva un messale romano del XIV secolo, descritta in un commentario sul suo restauro. Il Codice Ricc. 237 è invece un manoscritto del XIII secolo riguardante le Crociate e scritto da Marin Sanudo il Vecchio, che presenta miniature ricche e dettagliate. Il Taccuino di viaggio da Parigi a Venezia è un libretto del 1600 descrivendo il viaggio dell’architetto Vincenzo Scamozzi e contenente calligrafia precisa e disegni di architettura. Tutti e tre i volumi sono considerati preziosi reperti culturali.
Francesco di Nuzzo