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Cinema, l’Italia trionfa a Berlino

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10/03/2020

A Elio Germano l’Orso d’argento per il miglior attore. Grande successo anche per la sceneggiatura scritta dai fratelli D’Innocenzo

L’Italia trionfa a Berlino. E lo fa con Elio Germano, che conquista l’Orso d’argento per il migliore attore, e i fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, cioè gli autori della miglior sceneggiatura. Insomma, il cinema made in Italy continua a togliersi delle gran belle soddisfazioni. All’edizione numero 70 del Festival internazionale del cinema di Berlino, tra l’altro per la prima volta diretto dal giornalista italiano Carlo Chatrian, l’industria cinematografica tricolore è apparsa particolarmente in forma e ancora una volta capace di emozionare e stupire sia il pubblico che la critica.

Elio Germano, da anni uno degli attori di punta del cinema italiano, è stato premiato per aver interpretato in maniera perfetta il grande artista Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti. Appena ricevuto l’Orso, Germano ha ringraziato il regista e ha poi dedicato il premio «a tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati, tutti i fuori casta e ad Antonio Ligabue, alla grande lezione che ci ha dato, che è ancora con noi, che quello che facciamo in vita rimane. Lui diceva sempre “Un giorno faranno un film su di me”. Ed eccoci qui». Il film è uscito nelle sale italiane lo scorso mercoledì 4 marzo, anche se al momento, per via dell’emergenza coronavirus, tutti i cinema del territorio nazionale sono chiusi. E se Elio Germano ha trionfato nella categoria dei miglior attori, la stessa cosa hanno fatto Damiano e Fabio D’Innocenzo nella sezione riservata alla miglior sceneggiatura. I due gemelli di neanche 32 anni hanno sia scritto che diretto Favolacce, un film drammatico che si concentra sulle dinamiche di alcune famiglie che vivono in una serie di villette a schiera nella periferia laziale.

Per quanto riguarda gli altri premi, l’Orso d’oro per il miglior film è andato a Sheytān vojud nadārad di Mohammad Rasoulof. A vincere il gran premio della giuria è stato il film Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman. Hong Sang Soo, che ha diretto Domangchin yeoja, è il miglior regista, mentre Paula Berr (per Undine) è la miglior attrice. Il miglior contributo d’artistico è quello di Jurgen Jurges per la fotografia di DAU Natasa. L’Orso d’argento 70esima Berlinale lo ha conquistato la pellicola Effacer l’historique di Benoit Delépine e Gustave Kervern. Infine i premi onorari: l’Orso d’oro alla carriera a Helen Mirren e il Berlinale Kamera a Ulrike Ottinger.

 

Dario Budroni

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