Così una Ferrari torna in vita in Inghilterra
La celebre 250 GT Berlinetta è stata rivisitata in chiave moderna da una azienda del Regno Unito
Il mito non resta fermo nei musei e nei garage dei collezionisti. La leggenda adesso torna in vita per regalare nuove emozioni a tutti gli amanti delle quattro ruote. È il caso della storica Ferrari 250 GT Berlinetta, prodotta oltre sessant’anni fa dalla casa di Maranello. Un’auto che ha fatto la storia e che è stata anche utilizzata anche per le competizioni sportive, nella categoria Gran Turismo. Quello che è uno dei modelli più celebri della Ferrari, dunque, è stato appena rivisitato da una azienda inglese, che ha preso il vecchio progetto e ha infine realizzato una versione moderna ma dallo stile squisitamente rètro.
Già da diversi anni c’è chi si diverte a riportare in vita le auto prodotte da altri. Sono delle repliche in grado di rievocare il vecchio mito e di stregare il vasto universo degli appassionati. L’azienda inglese RML Group, per esempio, ultimamente si è concentrata sulla Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto, detta anche Short wheel base. E il risultato è davvero stupefacente. Una auto nuova di zecca ma che segue le linee e le forme dello storico modello che le officine di Maranello hanno sfornato dal 1959 al 1962. «Finalmente possiamo rivelare una delle auto più emozionanti che portano il nome RML – spiegano dall’azienda, come si legge nella pagina Facebook -. Sarà pronta entro la fine di quest’anno. La RML Short Wheelbase si ispira ad una delle grandi leggende della strada e della corsa di tutti i tempi, la 250 GT SWB. Ma è reinterpretata per il XXI secolo, combinando forma classica e funzione contemporanea».
Si parla di un’auto di lusso. Costosa e studiata nei minimi dettagli. Nulla è lasciato al caso, dalla carrozzeria fino agli interni passando naturalmente per il motore. «Alimentato da un motore Ferrari V12 frontale, la Short Wheelbase sta giungendo alla fine di un programma di sviluppo intensivo e mostra l’ampia esperienza di RML nel portare sul mercato una gamma di veicoli di fascia alta – spiegano ancora dal Regno unito -. La tecnologia moderna è stata integrata ad arte e discretamente in tutto». Soddisfatto, dunque, Michael Mallock, che della RML è lo chief executive: «Questa macchina mostra gran parte dell’esperienza che abbiamo acquisito non solo progettando e costruendo auto a basso volume, di fascia alta, ma anche mettendo in atto procedure di collaudo approfondite per realizzare un’auto che regali un’esperienza emozionante per tutti i giusti motivi».
Dario Budroni