E-Nable Italia, la community che modella i sogni dei più piccoli
Il progetto di Energy Family Project nato a febbraio 2020 con il supporto di e-Nable France vuole offrire una vera alternativa ai bambini con disabilità
Che la tecnologia abbia davvero cambiato le nostre vite è fuori discussione. Spesso, però, si cerca di giustificare questo fatto spostando l’attenzione più sugli svantaggi rispetto ai grandi benefici. In realtà, è tutto molto più complesso di così, e lo insegna e-Nable Italia, una piccola community di genitori e volontari a cui piacciono le grandi sfide. È bastato accendere la televisione nel weekend di fine marzo per scoprire, su Pixel, un potere fino ad ora nascosto: l’immaginazione. È qualcosa di effimero pensandoci con attenzione, ma e-Nable Italia, il progetto di Energy Family Project nato nel 2020, è riuscita a renderlo concreto e visibile, puntando a un’obiettivo senza dubbio lodevole che è la produzione di alcuni oggetti semplici e quotidiani come le protesi per i bambini.
Genitori inventori
Un tempo era impensabile che con pochissimi passaggi si potesse creare qualcosa di assolutamente nuovo e personale, cercando quantomeno di fornire un supporto fisico ed emotivo a chi purtroppo si è trovato a dover vivere con una disabilità sin dalla tenera età. Oggi, fortunatamente, certi processi si sono ridotti non solo nelle tempistiche, ma anche nei costi, e i passi in avanti nel campo della tecnologia sta permettendo anche ai singoli di poter costruire qualcosa di davvero grandioso. Come è accaduto nel caso di Alberto, che è prima di tutto un genitore, oltre a essere vicepresidente dell’associazione Energy Family Project. Un genitore che ha cercato, usando le sue parole, di «ribaltare la prospettiva» e «trasformare qualcosa che da molti è visto e vissuto come un “difetto” da nascondere in qualcosa di speciale di cui esserne orgogliosi». E da questo prototipo per la propria figlia che è cominciato questo lungo percorso che porterà fino a questo piccolo, grande, traguardo: e-Nable Italia.
Energy Family Project, insieme per i bambini
La community col tempo è diventata ancora più consapevole delle possibilità offerte dalle ultime tecnologie sul mercato. Affrontare temi come agenesia ora è possibile usando mezzi sostenibili e accessibili a tutti come la stampa 3D. Ma quel che più conta è il messaggio contenuto nella scelta di questi genitori che si sono messi a disposizione in questo progetto. E-Nable vuole essere un sistema di condivisione di storie, saperi e valori, e allo stesso tempo un canale di comunicazione tra le persone e chi poi andrà a realizzare le protesi. Un servizio gratuito per i destinatari, che si serviranno delle donazioni di chi vorrà sostenere attivamente il progetto.
E-Nable Italia, le iniziative
Le protesi, per muoversi, sfrutterà tutte le potenzialità di un sensore sensibile al movimento del muscolo dell’arto, permettendo così al bambino di poter afferrare gli oggetti aiutandosi con l’altro braccio. Con la stampa in 3D si possono poi personalizzare seguendo i gusti e le personalità del bambino, che potrà dunque indossarlo immaginandosi di essere come uno dei suoi personaggi preferiti. Per funzionare deve diventare un oggetto unico e personale, una sorta di scudo in grado di proteggerli dal pregiudizio della vita. Un’intuizione geniale frutto della conoscenza di ciò che i piccoli desiderano di essere. Per sostenere e-Nable Italia ci sono molti modi. C’è la campagna “Dai una mano ad e-Nable Italia”, in cui gli utenti possono scegliere di sostenere i volontari al finanziamento di alcune di queste protesi. Oppure “Regala un device e-Nable Italia”, in cui si può scegliere i singoli progetti su cui la community sta lavorando. Il supporto può infine passare dai materiali essenziali per creare ogni dispositivo, dall’acquisto di bobine a quello più importante, una stampante 3D per la stampa multicolor, in modo da avvicinarsi sempre di più a quel mondo di fantasia all’interno del quale il bambino cresce affrontando nuove sfide, tutte da scrivere.
Riccardo Lo Re