I Golden Globe tra sorprese e delusioni
Bene Joaquin Phoenix, Sam Mendes e Quentin Tarantino. Neanche una statuetta per Martin Scorsese
Tra conferme e sorprese. La cerimonia dei Golden Globe 2020, che anticipa di poco quella dei premi Oscar, ha nuovamente fatto sognare il mondo del grande e del piccolo schermo. A Beverly Hills, in California, registi, attori, sceneggiatori e compositori hanno atteso con il fiato sospeso la consegna delle prestigiose statuette. Joaquin Phoenix, forte della sua interpretazione in Joker, come previsto è andato alla grande. Stesso discorso per i film 1917 di Sam Mendes e C’era una volta a…Hollywood di Quentin Tarantino. Delusione, invece, per Martin Scorsese, visto che il suo The Irishman è rimasto letteralmente a mani vuote.
Per quanto riguarda il cinema, a trionfare nella categoria miglior film drammatico è stato 1917. Il premio per la miglior commedia è invece andato a C’era una volta a…Hollywood, mentre la statuetta del miglior regista è andata a Sam Mendes, sempre per 1917. Joaquin Phoenix è stato eletto miglior attore in un film drammatico e Renée Zellweger, per il film Judy, ha vinto lo stesso premio nella categoria femminile. Questi, invece, il miglior attore e la migliore attrice in un film commedia o musicale: Taron Egerton (Rocketman) e Awkwafina (The Farewell). Poi i migliori attori non protagonisti: Brad Pitt (C’era una volta a…Hollywood) e Laura Dern (Storia di un matrimonio). Parasite di Bong Joon-ho è stato votato come miglior film in lingua straniera e Missing Link di Chris Butler come miglior film d’animazione. A Quentin Tarantino la statuetta per la miglior sceneggiatura, mentre Hildur Guonadòttir (Joker) è la musicista che ha composto la miglior colonna sonora. Infine la miglior canzone originale: (I’m Gonna) Love me again di Rocketman.
Sorprese anche nella categoria dedicata alla televisione. La miglior serie drammatica è Succession e il miglior attore in una serie drammatica è Brian Cox, sempre per Succession. Olivia Colman (The Crown) ha invece vinto la statuetta come miglior attrice in una serie drammatica. Per quanto riguarda le serie commedie o musicali i risultati sono questi: Fleabag è la miglior serie, Ramy Youssef (Ramy) il miglior attore e Phoebe Waller-Bridge (Fleabag) la miglior attrice. Chernobyl è stata invece eletta miglior miniserie, Russel Crowe (The Loudest Voice) miglior attore in una miniserie o film televisivo e Michelle Williams (Fosse/Verdon) miglior attrice, sempre nella stessa categoria. Infine i migliori attorni non protagonisti: Stellan Skarsgard (Chernobyl) e Patricia Arquette (The Act). Durante la cerimonia sono stati anche consegnati i Golden Globe alla carriera (Tom Hanks) e alla carriera televisiva (Ellen DeGeneres) e il Golden Globe Ambassador (Dylan e Paris Brosnan).
Dario Budroni