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Il folle volo di Elon Musk

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23/07/2020

Il lancio della navicella Crew Dragon dà il via a un nuovo tipo di esplorazione: a volare nello spazio anche attori, giornalisti e curiosi

Elon Musk l’ha fatto ancora: ha puntato in alto, oltre la stratosfera e fino alle stelle. E ha fatto centro. Così lo scorso 30 maggio, con il lancio della navicella Crew Dragon, è iniziato un nuovo capitolo dell’esplorazione spaziale. Per la prima volta dopo nove anni, infatti, a portare gli astronauti in orbita dalla storica rampa 39A del Kennedy Space Center di Cape Canaveral – la stessa delle missioni Apollo – non è stata la NASA, ma la compagnia privata SpaceX, fondata da Musk nel 2002. Il lancio della Crew Dragon non rappresenta, però, solo uno storico ritorno degli USA sulla scena spaziale: la compagnia mira ad abbattere i proibitivi costi di volo attraverso un innovativo razzo vettore parzialmente riutilizzabile, il Falcon 9. E a poter essere riutilizzata sarà anche la capsula cargo, fino ad un massimo di dieci missioni prima di una manutenzione.

D’ora in poi a poter arrivare “là dove nessuno uomo è mai giunto prima” non saranno più soltanto piloti e scienziati, ma anche attori, giornalisti e curiosi. Spinta dalle grandi corporazioni, l’esplorazione spaziale abbraccia così il turismo ed apre le porte ad un possibile rinascimento dei viaggi interstellari. L’interesse per la conquista delle stelle di certo non manca e non è solo SpaceX ad ambire al cosmo: tra le compagnie coinvolte il colosso Boeing, la Blue Origins del fondatore di Amazon Jeff Bezos e la Virgin Galactics del magnate Richard Branson che, dopo un accordo siglato con la NASA, ha visto recentemente un incremento delle proprie azioni del 10%.

Si andrà quindi presto in vacanza sulle lune di Saturno o in villeggiatura su Orione? Un po’ presto per dirlo, ma la strada da percorrere sembra già segnata, con i primi biglietti per i voli suborbitali già prenotabili per svariate migliaia di dollari e la possibilità, nel prossimo futuro, di una visita alla stessa Stazione Spaziale Internazionale. Ma mentre gli astronauti della Crew Dragon vengono accolti trionfalmente a bordo della ISS, Elon Musk continua a guardare in alto: «Speriamo che questo sia il primo passo verso la colonizzazione di Marte» ha dichiarato in conferenza stampa. L’attenzione del miliardario è infatti ora rivolta alla conquista del pianeta rosso entro il 2030, passando prima dalla Luna, per estendere la presenza umana oltre i confini della Terra. “C’è vita su Marte?” cantava David Bowie…Elon Musk spera che prima o poi ci sarà.

 

Francesco Di Nuzzo

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