L’Amerigo Vespucci spiega le vele a Olbia
È stata l’unica tappa in Sardegna per la celebre nave scuola della Marina militare italiana
Ogni dettaglio è curato, lucidato ogni ottone, ordinata ogni cima. Tutto deve brillare e narrare la splendida storia d’amore dell’Italia e del mondo con il gioiello della Marina italiana. Talmente meravigliosa e unica da far innamorare chiunque la veda. Appassionati di mare e non. La Regina dei mari è tornata a Olbia dopo 14 anni lo scorso primo giugno. L’Amerigo Vespucci è approdata al molo Bonaria ed è rimasta ormeggiata per essere ammirata fino al giorno successivo. L’orgoglio della Marina italiana arriva grazie al lavoro di squadra del Comune, della Lega navale e dell’Autorità Portuale. Una collaborazione che ha permesso di far inserire Olbia nell’itinerario della pre-campagna di addestramento, unica tappa in Sardegna. Il veliero, progettato nel 1930 e varato nel 1931, era stato in Sardegna l’ultima volta nel 2017 all’isola della Maddalena, che quell’anno festeggiava il 250esimo dalla fondazione. Da sempre l’Amerigo Vespucci è simbolo dell’eccellenza dell’Italia nel mondo oltre che scuola di mare e di vita per gli allievi dell’Accademia di Livorno che tra i suoi antichi legni imparano a diventare marinai.
Sono state migliaia le persone che si sono messe in fila per visitare la nave, perché salire a bordo di Amerigo è una emozione unica.
E chi non è riuscito a salirvi si è accontentato di sognarla ammirandola in mare, con tutte le 24 vele spiegate. In quei 2635 metri quadrati di tela cuciti a mano risiede infatti un fascino antico e senza tempo.