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Le case automobilistiche in campo per costruire ventilatori polmonari

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31/03/2020

In piena pandemia di coronavirus le grandi fabbriche italiane si riconvertono per aiutare gli ospedali

L’intero Paese ha preso posto in trincea. I medici combattono nelle sale e nelle corsie degli ospedali, le sartorie si riconvertono e confezionano nuove mascherine, nelle città del nord si realizzano nuovi posti letto a tempo di record. E a fare la loro importante parte, nel pieno di una guerra contro il coronavirus che non esclude nessuno, sono anche le case automobilistiche. Il loro contributo è fondamentale, visto che si stanno muovendo e attrezzando per fabbricare parti di macchinari di assoluta importanza: i ventilatori polmonari per i reparti di rianimazione degli ospedali. In Italia, in campo, ci sono i marchi di eccellenza. Come per esempio Ferrari, Fca e Magneti Marelli, che stanno dialogando con Siare Engineering, il più grande produttore italiano di ventilatori, naturalmente sempre in sintonia con le richieste e le direttive che arrivano dal Governo.

L’obiettivo, adesso, è quello di far produrre alle case automobilistiche le varie parti dei ventilatori. A spiegarlo è anche Gianluca Preziosa, l’amministratore delegato di Siare: «Stiamo dialogando con Fca per verificare un eventuale aiuto per la fornitura e produzione di alcuni componenti primari che compongono il ventilatore polmonare. Ferrari si è resa disponibile ad aiutarci nella produzione di alcuni componenti meccanici ad alta precisone. Questa collaborazione è volta ad aumentare le produzioni di ventilatori polmonari che verranno sempre prodotti in Siare. Ringrazio il gruppo Fca e Ferrari per l’aiuto. Insieme si vince».

L’aiuto da parte delle case automobilistiche, comunque, non riguarda soltanto l’Italia. Anche in altri paesi si sta ricorrendo alle eccellenze motoristiche. Il Governo del Regno Unito ha per esempio chiesto ai costruttori di dare una mano e al momento a rispondere presente sono stati Jaguar Land Rover, Vauxhall, Ford e Honda. Stesso discorso per la Germania, dove stanno scendendo in campo la Daimler, proprietaria della Mercedes, e anche la Volkswagen.

 

Dario Budroni

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