Io, siamo molte persone
Sono partita da antiche parentele per ricostruire mappe originarie. Procedendo all’indietro, come fanno i gamberi, ho tentato e tento di riportarne alla luce la memoria e di contraccambiare. Ho attraversato, in questo modo, i diversi territori dell’arte seguendo, spesso, il gioco grande delle relazioni.
Sono nate così le conversazioni con “Il Mausoleo di Teodorico” dove indago metamorfosi di un ambiente sulla soglia del non ritorno. Sono nate così le conversazioni con “Le Grandi Pagine” in cui ho dato risonanza alla storia delle donne. Sono nate così le conversazioni con “Il Luogo degli Dei” e con gli “Scudi” nelle quali traccio segni e animali primari.
I manoscritti e la scrittura visiva invece sono l’origine dei miei racconti. Nelle “Tavole botaniche”, infine, ritrovo l’artista quando si fa giardiniere della terra.
Per informazioni visitare il sito ufficiale dell’artista.
