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Messi non si ferma più: stacca Ronaldo e vince il sesto pallone d’oro

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10/12/2019

Il fuoriclasse argentino è il calciatore più titolato della storia. Il nuovo riconoscimento dopo quattro anni di digiuno

C’è chi colleziona figurine, chi francobolli e chi palloni d’oro. Lionel Messi appartiene a quest’ultima categoria. In bacheca ha appena aggiunto il sesto. Una nuova sfera dorata che gli permette di centrare due obiettivi. Il primo, il più importante, è questo: guidare in solitaria la classifica dei palloni d’oro di tutti i tempi. Il secondo, meno importante ma altrettanto gustoso, è invece questo: aver staccato il rivale di sempre, Cristiano Ronaldo, che resta a quota cinque.

La Pulce argentina del Barcellona, di gran lunga uno dei giocatori più forti della storia, forse alle spalle solo di Diego Armando Maradona, si è tolto l’ultima soddisfazione pochi giorni fa a Parigi. Dopo un digiuno lungo quattro anni, Lionel Messi è di nuovo salito sul gradino più alto del podio. Il pallone d’oro è nuovamente suo, dopo quelli vinti nel 2009, 2010, 2011, 2012 e 2015. Al secondo posto si è piazzato il difensore olandese del Liverpool Virgil Van Dijk, esploso la scorsa stagione con la vittoria della Champions League, mentre la medaglia di bronzo è andata al portoghese Ronaldo. Chissà se Lionel Messi, 33 anni da compiere a giugno, riuscirà a vincere almeno un altro pallone d’oro. Considerata la sua splendida forma, di sicuro nei prossimi anni darà del filo da torcere ai più giovani – e al più vecchio Ronaldo – che proveranno a togliergli lo scettro.

Nato a Rosario nel 1987, il campione argentino ha praticamente vinto di tutto. Gli manca solo la Coppa del Mondo con la sua nazionale. Per il resto, il suo palmarès è da capogiro: 10 campionati spagnoli, 8 Supercoppe di Spagna, 6 Coppe di Spagna, 4 Champions league, 3 Supercoppe Uefa, 3 Coppe del mondo per club. I record individuali, invece, sembrano quasi infiniti. Infiniti come la sua classe che gli ha permesso, fin da quando era un ragazzino, di scalare l’Olimpo del calcio mondiale.

 

Dario Budroni

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