Mole Urbana, la carrozza cittadina tutta italiana
Ha uno stile retrò, un’anima pop e promette di rivoluzionare il car sharing nelle grandi città
Mole Urbana è un quadriciclo elettrico progettato dal designer Umberto Palermo e presentato in anteprima mondiale lo scorso 2 luglio sullo show floor del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino. La vettura si presenta come una minicar dal design minimale, che strizza l’occhio alle carrozze di primo Novecento, ma che nasce da un’intesa tutta italiana per rispondere – come affermato dallo stesso Palermo – alle esigenze di una mobilità urbana in costante mutamento. La filosofia dietro alla Mole Urbana, infatti, è quella di fornire uno “sposta persone” integrato al mondo dei trasporti, sia pubblico che del car sharing, e pensato sia per i lavoratori che per le famiglie. Disponibile solo per il noleggio, la vettura sarà munita di motore elettrico alimentato da batteria, con autonomia fino a 150 km a seconda del modello, per una velocità massima di 50 km orari e dotata di frenata assistita. L’abitacolo interno, a due o a tre posti, è essenziale e pensato per conferire la massima comodità durante la guida. Per controllare i consumi e l’autonomia residua, invece, basterà collegare il proprio smartphone alla docking station presente sulla plancia. Sarà inoltre presente, su ogni veicolo, un monopattino elettrico per passeggero, in modo da permettere di circolare con comodità anche nelle aree pedonali.
La Mole Urbana sarà disponibile in quattro modelli, di cui uno di prossima presentazione e pensato appositamente per le attività commerciali. Per ora, si potrà scegliere tra le versioni Small, Medium e Large, altamente personalizzabili e adatte ad ogni necessità del cittadino. Per le attività turistiche sarà inoltre possibile selezionare il modello “naked” senza vetri, in modo da godere del panorama senza impedimenti. Ad occuparsi della produzione un dream team tutto italiano: l’azienda toscana Pretto (già collaboratrice della Piaggio), e la torinese Ett1, che fornirà l’alluminio per la costruzione del veicolo. Torinese anche la Movim, che curerà invece la distribuzione e i servizi di noleggio. La Mole Urbana però non vuole essere solo una valida alternativa all’auto, ma un made in Italy che fa della sostenibilità uno dei suoi principali punti di forza: il suo ciclo produttivo, infatti, è a ridotto impatto ambientale e il vetro e l’alluminio, di cui la vettura è principalmente composta, sono interamente riciclabili. La sua natura modulare, inoltre, permetterà di riutilizzare più volte i componenti ancora utili dei veicoli dismessi. La minicar si appresta, così, a invadere il mercato delle auto elettriche entro la fine dell’anno, con 50 modelli iniziali che saliranno (secondo le stime) a 300 entro il 2023. Ma per poterla finalmente provare bisognerà aspettare il prossimo 29 ottobre, quando la Mole Urbana sarà esposta al Milano-Monza Open Air Motor Show, con dieci prototipi prodotti dalla DSD Modelli, e la possibilità di essere collaudata su strada.
Francesco Di Nuzzo