Nico Laan
Anamorphosis
All’inizio della mia attività usavo la spiaggia come una sorta di lavagna su cui disegnare, e sono rimasto particolarmente affascinato dal fenomeno dell’anamorfosi, che è alla base delle mie opere Sandmen e Seeweed Circle. È come vedere qualcosa che è vero e non vero allo stesso tempo. Più di recente mi sono concentrato su come l’azione delle luci e delle ombre, le maree e il trascorrere del tempo intervengano nel disegno stesso. Per me è importante non aggiungere nuovo materiale ma utilizzare solo quello che è presente sul posto, infatti sposto solo la sabbia. L’obiettivo è creare un’immagine che sia in equilibrio con l’ambiente ma allo stesso tempo ne prenda le necessarie distanze.
L’archiviazione attraverso la fotografia è essenziale. Non solo perché i miei lavori sono molto effimeri, durano da poche ore a poche settimane al massimo, ma anche per fissare un punto di vista temporaneo. Fino allo scorso anno ho usato un aquilone per collocare la fotocamera nella giusta posizione, oggi uso un drone, il che mi offre molte nuove opportunità. La fase preliminare dei miei disegni è molto semplice, ma in seguito li sviluppo interpretando le potenzialità della sabbia e osservando l’azione degli elementi su di essa. L’esperienza acquisita nei lavori precedenti e l’utilizzo di strumenti appositamente progettati danno spesso vita a nuove soluzioni. Mi piace vedere il pubblico in uno stato di lieve stupore, soprattutto perché tutto è così semplice e naturale!
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Nico Laan
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