Redefine Meat, la carne che si stampa
Il futuro a impatto sostenibile della produzione di carne secondo un’azienda israeliana
Al sangue, cotta, ben stampata. Sembra il futuro immaginato in qualche film di fantascienza, e invece “stampare la carne” è già possibile grazie alle moderne tecnologie di stampa 3D. Unita dal comune amore per la carne e dal rispetto per il mondo animale, la compagnia israeliana Redefine Meat si è così proposta di fare della fantascienza una realtà producendo il primo taglio di simil carne interamente stampato in 3D.
I prodotti alimentari Redefine Meat costituiscono a tutti gli effetti un prodotto vegano e 100% animal free, ed sono interamente costruiti tramite processi di stampa in 3D utilizzando come blocchi compositivi proteine a base vegetale, aromi e coloranti naturali in modo da riprodurre l’aspetto di un vero taglio di carne, compresi i muscoli, il grasso e il sangue. Strato dopo strato, il prodotto così ottenuto ha l’aspetto, la consistenza e il sapore della carne vera, ma senza che nessun animale sia stato macellato. Il risultato è un alimento sano e nutrizionalmente bilanciato, ricco di fibre, povero di grassi saturi rispetto al manzo tradizionale e completamente privo di colesterolo. Ma non è tutto. L’obiettivo dell’azienda è porre fine all’enorme costo ambientale che l’industria della carne ha sull’ecosistema. Al mondo si consumano infatti più di 50 miliardi di kg di carne all’anno, una domanda in costante crescita che alimenta un’industria nociva per l’ambiente. Basti pensare che per produrre un solo kg di carne si producono ben 22 kg di gas serra. I prodotti Redefine Meat presentano il 95% in meno dell’impatto ambientale delle produzioni alimentari normali, sono più sani e più efficienti da costruire. E – come fa notare l’azienda stessa – il mercato globale delle alternative alla carne è in rapida crescita, e si prevede che possa raggiungere i 140 miliardi di dollari all’anno entro il 2030.
Lo scopo di Redefine Meat è quello di sensibilizzare il consumo di carne producendo un’alternativa sostenibile alle filiere di produzioni alimentari odierne per il prossimo decennio, esportando carne ecologica a tutti i fornitori del mondo. Non si esclude però che in futuro si possa produrre la carne direttamente a casa propria.
Francesco di Nuzzo