Scioglimento dei ghiacciai: in Antartide spunta una nuova isola
L’isolotto di granito è stato scoperto dagli scienziati del progetto Thor che navigavano a bordo di una rompighiaccio
Ciò che sta accadendo in Antartide fa venire i brividi, che però non sono di freddo. Nelle ultime settimane i termometri hanno registrato temperature altissime, in alcuni casi anche superiori ai venti gradi. Una vera e propria emergenza che continua a mettere in allarme gli scienziati di tutto il mondo. Il ritiro dei ghiacciai, comunque, è cominciato già da un pezzo. E proprio nei giorni scorsi, sempre in Antartide, è stato scoperto che quella che sembrava essere parte di una immensa massa di ghiaccio è in realtà un isolotto roccioso. È stato individuato dai ricercatori del progetto Thor che si trovavano a bordo della nave rompighiaccio RV Nathaniel B Palmer. Gli scienziati hanno potuto addirittura mettere piede sulla piccola isola, lunga 335 metri e in alcune parti adesso non più ricoperte dal ghiaccio.
All’isolotto, che non era stato mai segnato sulle cartine geografiche, è stato dato anche un nome: Isola di Sif, dalla moglie del dio nordico Thor. «Dopo essere stati i primi visitatori, ora possiamo confermare che l’isola di Sif è fatta di granito e che è coperta dal quel che resta della piattaforma di ghiaccio» ha scritto su Twitter la geologa marina Julia Smith, dell’università di Houston. Gli scienziati hanno poi spiegato che a far sciogliere parte del ghiacciaio è stata l’acqua del mare, ormai sempre più calda. La nuova isola scoperta in Antartide, che sarebbe visibile anche dal satellite, fino a oggi non era mai stata individuata proprio perché era nascosta sotto una gigantesca piattaforma di ghiaccio. «All’inizio pensavamo fosse un iceberg che si era sciolto così tanto da far emergere il suo cuore roccioso. Ma ora pensiamo che il ghiaccio sull’isola facesse parte un tempo della calotta ghiacciata di Pine Island, un enorme campo di ghiaccio galleggiante che si estende verso l’esterno nell’oceano dal bordo del ghiacciaio» ha poi spiegato, sul blog Polartrec, la ricercatrice Sarah Slack, anche lei membro della spedizione nel luogo più a sud del pianeta.
Dario Budroni