Swatch Art Peace Hotel. L’arte batte nel cuore di Shanghai
Un edificio che è prima di tutto un progetto culturale. Lo Swatch Art Peace Hotel accoglie artisti da tutto il mondo e fa esplodere la creatività
L’orologeria è un’arte? Sì, molto più di quanto si potrebbe pensare. Per questo sono sempre di più i brand che, negli ultimi anni, si sono legati più o meno direttamente con il mondo dell’arte in partnership, sponsorizzazioni, eventi culturali. C’è però chi ha cominciato molto, molto prima. come Swatch. Da più di trent’anni, l’azienda che rivoluzionato l’industria orologiera svizzera lavora a stretto contatto con artisti eccezionali e ha stretto accordi con alcuni dei più grandi musei internazionali, dal Louvre di Parigi al MoMA di New York. Un impegno che, in Cina, ha preso le forme di un hotel che è anche e soprattutto un centro di cultura e una fucina di idee: lo Swatch Art Peace Hotel di Shanghai.
La posizione e lo stile
È situato all’incrocio tra la Nanjing Road e il Bund, nell’antico storico quartiere finanziario di Shanghai. Il viale simbolo di Shanghai si estende per più di un miglio lungo la riva occidentale del fiume Huangpu. Cinquantadue edifici dell’Ottocento e del Novecento sorgono nel luogo che era, un tempo, il cuore delle concessioni straniere. I diversi stili architettonici rievocano i gusti dell’Europa occidentale, dal romanico al gotico, dal rinascimentale al barocco, fino al neoclassico, alle belle arti e all’Art déco, di cui Shanghai vanta una delle collezioni più ricche al mondo di edifici.
Swatch Art Peace Hotel: ombelico dell’arte
Lo Swatch Art Peace Hotel non è però solo un edificio, è uno spazio dove gli artisti di tutto il mondo possono lavorare insieme. Non c’è da stupirsi: oltre all’emozione, alla gioia di vivere, all’innovazione, alla positività e alla sana provocazione che definiscono Swatch, nel cuore del marchio batte anche l’arte. Un modo per valorizzare questo approccio è proprio lo Swatch Art Peace Hotel, centro nevralgico dell’arte contemporanea di Shanghai. La sua concezione consente di coniugare un ambiente commerciale con un hotel di lusso e con 18 appartamenti-atelier per artisti provenienti da tutto il mondo. Due dei sei piani dell’hotel sono infatti riservati agli studi e alle residenze degli artisti, che vengono ospitati qui dal 2011. Possono vivere e lavorare nell’hotel fino a 18 artisti contemporaneamente, per un massimo di sei mesi. Più di 55 di loro hanno già portato a termine questa esperienza. In meno di due anni, Swatch ha fornito a persone provenienti da oltre 50 Paesi e dalle più diverse discipline l’opportunità di incontrarsi, condividere idee e contaminarsi per mesi con la propria creatività.
Ballerini, musicisti, fotografi, registi, scrittori, pittori, artisti concettuali e molti altri creativi vivono e lavorano nei laboratori e negli appartamenti dello Swatch Art Peace Hotel, esplorando le arti contemporanee in quella che è da molti considerata la città più vivace della Cina. Al termine della loro permanenza, tutti sono invitati a lasciare una “traccia” artistica, un’opera creata durante il loro soggiorno. Queste “tracce” entrano a far parte della collezione Swatch Art Peace Hotel e sono presentate online.
La struttura
Non dimentichiamo però che stiamo pur sempre parlando di un hotel. La struttura offre infatti un numero limitato di suite e camere esclusive a tema, per gli ospiti che vogliono immergersi in un ambiente unico per la sua creatività. Il piano terra, adibito ad area commerciale, ospita i punti vendita di quattro tra i marchi più importanti del Gruppo Swatch: Swatch, Breguet, Omega e Blancpain. Il primo piano è invece completamente attrezzato per ospitare mostre d’arte ed eventi culturali, convegni e attività commerciali.
Al quinto piano c’è l’occasione di un’esperienza culinaria di alto livello al ristorante Shook!, la cui cucina combina approcci tradizionali con elementi contemporanei sia della cucina asiatica, sia di quella occidentale. Al sesto e ultimo piano, la terrazza dello Swatch Art Peace Hotel offre una vista sul Bund e sulle luci di Pudong. Quando fu costruito, tra il 1906 e il 1908, il Palace Hotel – così si chiamava allora – era l’edificio più alto di Shanghai e le torri sul tetto divennero la sua caratteristica distintiva. Ecco perché la terrazza è stata restaurata nel secondo i piani originali dell’architetto che la creò.
Proprio il progetto di restauro, concepito e realizzato dal Gruppo Swatch, è stato approvato nel 2008, poiché è tutelato come monumento culturale. Il Gruppo ha selezionato un’agenzia di design per la redazione dei progetti per gli interni e i lavori sono iniziati nello stesso anno. Il progetto si avvalso della competenza di esperti nel campo della tutela storica che hanno utilizzato documenti d’archivio e fotografie d’epoca per guidare il proprio lavoro.
Perché anche il restauro è un’arte. Come quella che si respira e si vive in questo edificio unico.
Davide Passoni