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Turismo, due italiani su tre sono pronti a partire

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29/04/2021

Lo studio dell’osservatorio EY spiega che la volontà di viaggiare resta molto forte. Aumenta anche l’attenzione per le tematiche ambientali

Due italiani su tre hanno la valigia pronta. Non aspettano altro che l’allentamento delle restrizioni per poter tornare finalmente a viaggiare. Una buona notizia, per l’intero comparto del turismo. Un dato che la dice lunga sulla voglia di normalità e che fa anche ben sperare chi con i viaggi ci lavora. A scattare una fotografia della situazione attuale è l’EY Future Travel Behaviorus, che ha intervistato un campione di mille persone. La volontà di viaggiare, insomma, è e resta particolarmente forte tra gli italiani. Inoltre, il 23% di loro si dice anche pronto ad aumentare il numero di viaggi rispetto al passato.

Il rapporto dell’osservatorio EY, tra le altre cose, conferma che sono naturalmente cambiate le priorità dei viaggiatori, con la salute che non può che incidere sugli spostamenti e sul modello di vacanza desiderato. «L’emergenza sanitaria ha lasciato un segno indelebile anche nel settore dei trasporti riducendo significativamente la domanda di mobilità. La maggior parte degli individui che oggi sceglie di mettersi in viaggio (o che dichiara di volerlo fare prossimamente) è consapevole del rischio di contagio da Covid-19 e di conseguenza cerca di prendere tutte le precauzioni necessarie per evitarne la propagazione – spiegano da EY -. Questo si riflette trasversalmente in tutte le scelte che il viaggiatore compie, dalla pianificazione iniziale del viaggio all’arrivo a destinazione. La scelta legata al mezzo con cui viaggiare oggi diventa dunque fondamentale. Il 62% degli italiani che decidono di spostarsi, sia per motivi di lavoro sia di vacanza, ha particolarmente a cuore le possibili conseguenze del viaggio sulla propria salute e benessere. La maggior parte degli intervistati (59%) sperimenta uno stato di ansia nei confronti della propria salute, mentre solo il 9% del campione si dichiara “calmo” nei confronti di un possibile rischio sanitario». Ben consapevoli della precarietà della situazione, il 67% degli intervistati da EY domanda la possibilità di rimborsi e bonus in caso di disservizi o ritardi, mentre il 61% chiede delle tariffe più flessibili che includano anche la cancellazione gratuita. Il 54% degli italiani, inoltre, domanda l’adozione di misure adeguate per garantire il distanziamento.

Con la pandemia, inoltre, sembra essere aumentata anche la sensibilità degli italiani nei confronti delle tematiche ambientali. Secondo i dati dell’osservatorio EY, «il 42% dei viaggiatori afferma di orientare la propria scelta sulla base dell’impatto ambientale del mezzo di trasporto. Il treno è percepito essere il mezzo più sostenibile (61%) mentre l’auto (17%), sotto questo punto di vista, si posiziona appena al di sopra dell’aereo (12%)».

 

Dario Budroni

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